• Sede: La Baia di Ieranto, in parte, è di competenza del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Le coste della Baia di Ieranto fanno parte del territorio del comune di Massa Lubrense (Napoli).
• Contatti: http://www.fondoambiente.it/beni/baia-di-ieranto.asp
• Superficie: 49,50 ha
• Provincia coinvolta: Napoli
Come arrivare
in auto: autostrada Napoli–Salerno (uscita Castellammare di Stabia). Seguire poi le indicazioni per Sorrento, Massa Lubrense e Nerano.
in treno: Stazione di Napoli Centrale. Dalla stazione, occorre poi prendere la Circumvesuviana fino a Sorrento. Da qui ci sono alcune linee di autobus, tra cui la Sita.
in aereo: Aeroporto di Napoli Capodichino
L'AREA NATURALE BAIA DI IERANTO
Le coste della Baia di Ieranto fanno parte del territorio del comune di Massa Lubrense (Napoli).
Il toponimo "IERANTO" probabilmente deriva dal greco 'ierax' (falcone, sparviero): in realtà ancora oggi nella zona nidificano i falchi, per cui questa circostanza confermerebbe l'origine del nome. Ci sono tuttavia altre ipotesi sulle origini della parola 'Ieranto'.
La Baia di Ieranto puo' essere raggiunta via mare o lungo il sentiero che parte dalla piazzetta di Nerano, frazione di Massa Lubrense tra i Golfi di Napoli e Salerno.
Il panorama è spettacolare e affascinante: l'acqua del mare assume tinte e colori incredibilii e, sulla collina sovrastante, una natura lussureggiante fa di questo luogo qualcosa di veramente unico.
La Baia di Ieranto (dimora delle sirene secondo l'antica leggenda; in questi luoghi si trova infatti il mitico “Hjeron” delle Sirene, che ricorda Minerva e le avventure di Ulisse), puo' considerarsi come l'estremità della Penisola Sorrentina: la Baia si apre proprio di fronte ai faraglioni di Capri.
DA VISITARE
- la casa colonica con il frantoio, ora Punto FAI;
- la Torre Isabella di Montalto, edificio del '500 che serviva per l’avvistamento delle navi corsare
- l’area della ex cava Italsider, in cui è possibile visitare il piccolo insediamento minerario (si estraeva del calcare), attivo fino agli anni ’50 ed oggi restaurato.
- dalla proprietà FAI è possibile accedere alla spiaggia
Per visite guidate o informazioni, si consiglia di consultare il sito web: http://www.fondoambiente.it
(Foto: Archivio FAI e (Foto n.3) © F.Cioffi)