Sorrento, in provincia di Napoli, è il capoluogo di un territorio che definisce il limite inferiore del Golfo di Napoli che prende il nome di Penisola Sorrentina.Situato a 50 metri s.l.m., su un terrazzo tufaceo, Sorrento offre ai turisti un suggestivo "balcone" da cui è possibile osservare tutto il Golfo di Napoli, compresi Capri e il Vesuvio. Il punto estremo della penisola è Punta campanella con la sua riserva marina. Qui gli antichi localizzavano la mitica terra delle sirene. Acque cristalline e scogli affioranti sono un vero paradiso per i sub.
Conserva il duomo quattrocentesco, con facciata neogotica, il Sedile Dominova, antica loggia (sec. XV) dei nobili sorrentini, la basilica di S. Antonino (sec. XIV) e la chiesa di S. Francesco d'Assisi, con un piccolo chiostro trecentesco.
Colonia greca, fu soggetta agli Etruschi, agli Osci e infine ai Romani: durante l’impero fu un ricercato luogo di villeggiatura. Nel Medioevo fu dominio dei Goti, poi dei Bizantini (552) e dovette difendere a lungo la propria autonomia contro il ducato di Benevento, retto dai longobardi. Fu poi legata alle sorti del regno di Napoli.
Nel centro storico esiste ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Nel museo Correale sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sez. di pittura dei secc. XVII - XIX . Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, resti romani attribuiti alla villa di Pollio Felice (I secolo d.C.).
Altro punto di forza è la tradizione culinaria: ricette famose nel mondo come gli gnocchi alla sorrentina o le seppioline ripiene alla sorrentina. Prodotti tipici le noci, il vino, il limoncello. La costa sorrentina vanta una tradizione secolare nell'arte dell'intarsio su legno, che consiste nell'assemblare piccoli pezzi di legno, tagliati e sagomati a seconda del disegno che si vuole riprodurre.
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foto di Alfredo Valente
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